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[ Abbiamo ricevuto da Claudio Angelini, e a sua cura, la traduzione di una poesia di Charles Baudelaire, Recueillement
Sii saggio, o mio dolore; ormai tranquillo resta. Invocavi la Sera; ecco che scende, piano: la città viene avvolta da un’ombra opaca, mesta, che agli uni reca pace, ad altri affanno vano. Mentre la folla vile dei mortali s’appresta, sferzata dal Piacere, carnefice inumano, a cogliere rimorsi nella servile festa, tu vieni, o mio dolore, e tendimi la mano; andiamo via. Ma guarda ai balconi affacciarsi su in cielo, in vesti antiche, tutti gli anni scomparsi; dall’acque ecco il Rimpianto levarsi, sorridente; il Sole moribondo sotto un arco s’abbassa, e come un drappo funebre che si trascini, a Oriente, ascolta, o caro, ascolta: la dolce Notte passa. |
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